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Θεωρία

Il soggetto kantiano e la complessità del suo esperire

Fraisopi Fausto

Editore: EUM – Edizioni Università di Macerata
pp. 254 ISBN: 9788860562197
ed. 2010
Formati: stampa
Prezzo: € 14.00
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Il presente lavoro scaturisce da diversi studi di riflessione sul paradigma moderno (egologico) della soggettività, una riflessione orientata sull’asse della filosofia trascendentale che da Kant conduce alla fenomenologia di Husserl. Se, da un lato, la fenomenologia husserliana rappresenta a nostro avviso uno dei metodi più potenti e perspicaci di interrogazione della complessità del reale, è altrettanto vero, dall’altro, che un’indagine sulla complessità del reale e sull’approccio alla complessità della manifestazione fenomenica è allo stesso tempo prospettica e retrospettiva. Una tale indagine non può dunque non essere, allo stesso tempo, orientata verso un’interrogazione di quelle esperienze di pensiero (come quella kantiana) che definiscono – attraverso la definizione della specularità inscindibile tra soggetto osservatore (e modellizzatore) e natura, mondo umano, storia, arte, etica – una proto-teoria della complessità. Per scorgere in Kant quella proto-teoria della complessità non bisogna cercarla tanto nel sistema naturale dei Metaphysische Anfangsgründe der Naturwissenschaft, ma nella teoria del soggetto e delle sue molteplici modalità di “esperire”, cioè nel concetto kantiano di “immaginazione” e nella sua evoluzione storico-filosofica.