Editore: eum edizioni università di macerata | |
pp. 182 | ISBN: 978-88-6056-722-2 |
ed. 2021 | |
Formati: stampa, PDF | |
Prezzo: € 20.00 |
Un tema molto dibattuto e studiato negli ultimi anni come quello delle migrazioni, se viene affrontato relativamente allo spazio adriatico assume un profilo specifico. Da tale constatazione deriva la scelta di adottare una prospettiva di lungo periodo, per verificare se e in quali termini quel bacino sia stato una barriera o si sia tramutato in zona di interscambi profondi di culture, pratiche e saperi veicolati attraverso le persone che lo attraversavano. Nei saggi che compongono il volume l’accento è stato posto sui protagonisti delle migrazioni, sulle dinamiche che hanno accompagnato il loro spostamento e sui luoghi di partenza e di arrivo. L’Adriatico fa da sfondo e il riconfigurarsi continuo dell’assetto politico degli Stati sulle sue rive è chiave di lettura essenziale per comprendere i flussi di esseri umani. Il profilo culturale e politico dell’area in questione, infatti, ha condizionato sempre la migrazione: in età moderna per la presenza della Repubblica di Venezia e dell’Impero ottomano, in età risorgimentale per congiungere due penisole interessate da processi di costruzione degli Stati nazionali, durante la Guerra Fredda perché segnava il limite tra sfera di influenza occidentale, sfera dei non allineati e blocco orientale, negli ultimi trent’anni come rotta privilegiata dalle comunità dei Balcani occidentali per il passaggio verso l’Unione Europea.