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Traduzione aperta, quasi spalancata: tradurre Dario Fo

A cura di: Lozano Miralles, Helena; Prenz Kopušar, Ana Cecilia; Quazzolo, P.; Randaccio, M.

Editore: EUT Edizioni Università di Trieste Collana: Fuori collana
pp. X, 179 ISBN: 978-88-8303-798-6
ed. 2016 eISBN: 978-88-8303-799-3
Formati: Stampa, eBook
Prezzo: € 15.00
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Questo volume è il risultato di una ricerca volta a indagare le dinamiche della traduzione teatrale alla luce delle più recenti acquisizioni teoriche e pratiche. Il concetto di traduzione entra a far parte della storia del teatro molto tardi, poiché per lungo tempo si preferì ricorrere alla tecnica dell’imitazione e dell’adattamento. A partire dal Settecento e in modo sempre più marcato sino ai nostri giorni, ci si è posti il problema del rapporto tra traduzione e messinscena, tra traduttore e regista, giungendo alla conclusione che tradurre per la scena richiede implicazioni e abilità del tutto diverse da quelle impiegate nel tradurre un lavoro letterario. Al centro dei saggi che compongono questa pubblicazione vi è il teatro di Dario Fo, uno degli autori contemporanei più rappresentati e tradotti all’estero. Al di là delle questioni teoriche e critiche, il libro vuole essere un omaggio non solo a un grande drammaturgo ma a colui che in ogni sua opera ci ha indicato una via alla libertà di pensiero e al sapere, il cui vero senso risiede nel leggere, interpretare, verificare di persona. Perché, come ebbe a dire Fo, “La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere”.